Le parole scelte per il nostro calendario ci sembrano giuste anche per accompagnarci nella tessera 2024, icona della relazione che lega ognuna di noi all’associazione. Vi chiediamo di sostenere UDI attraverso la tessera che da quest’anno costa euro 25,00.
L’educazione finanziaria rappresenta un prezioso strumento per accrescere conoscenze e consapevolezza tra le persone, prevenendo comportamenti a rischio e fenomeni di violenza economica, troppo spesso a discapito delle donne. Una maggiore consapevolezza della gestione finanziaria e del denaro influisce positivamente sulle scelte delle famiglie, contribuendo al loro benessere finanziario presente e futuro.
L’educazione come pratica della libertà è un percorso pensato per le donne, con l’obiettivo di accompagnarle a conoscere meglio i concetti e gli strumenti finanziari, ad acquisire una gestione consapevole del denaro, pianificare le proprie risorse e a prevenire i rischi.
Vuoi imparare a gestire più serenamente il tuo denaro? Le tasse, la dichiarazione dei redditi, la busta paga, le bollette e i risparmi ti sembrano concetti impossibili da capire?
Anche a Bologna sono nuovamente comparsi manifesti, commissionati dal movimento anti-aborto e anti-scelta, invocanti un presunto diritto di non abortire.
Ma quale diritto hanno bisogno di implorare?
Nel nostro paese non esiste nessun obbligo di abortire!
Il diritto di non fare qualcosa presuppone che esista un obbligo di fare qualcosa di opposto.
Si terrà il 21 dicembre, ore 9.30, presso il Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123, Bologna) il convegno finale del progetto “Genere, lavoro e cultura tecnica” (2021/2022).
Sono trascorsi 76 anni dalla nascita della nostra Repubblica democratica e 78 anni dalla nascita di UDI la nostra associazione storica che siamo onorate di rappresentare.
Oggi abbiamo per la prima volta nella storia della Repubblica una donna a ricoprire l’alta carica istituzionale di Presidente del Consiglio dei Ministri, ebbene questa nomina la stiamo vivendo con profondo disagio sia come associazione, ma anche come donne singole. E lo affermiamo apertamente. Non siamo per analizzare le vicende politiche, partitiche e dei vari femminismi, semplicemente guardiamo in faccia alla realtà come siamo abituate a fare da sempre.
Aderiamo alla manifestazione per la pace del 5 novembre, convinte che non ci sia altra strada che il negoziato per fermare la tragica strage di vita umana e la distruzione di un paese e della natura spaventosa conseguenza della guerra.
Di fronte al perdurare e all’aggravarsi dello scontro e al rischio sempre più concreto di una catastrofe nucleare è insensato e inutile continuare a sottolineare chi ha ragione e chi ha torto, chi è l’aggressore e chi l’aggredito. Sappiamo tutti che è stato Putin ad aggredire l’Ucraina ma non serve ripeterlo per raggiungere la pace.