Dopo due edizioni gravate dall’emergenza sanitaria, il ritorno in presenza di un’ampia partecipazione pubblica ha connotato la cerimonia di conferimento del Premio Tina Anselmi 2022, tenuta il 5 maggio nella Sala Stabat Mater della Biblioteca Archiginnasio.
Valorizzare il lavoro delle donne, il loro impegno nel contribuire significativamente a realizzare una società in cui ci sia un’effettiva uguaglianza nelle professioni, è ciò che si prefigge il Premio Tina Anselmi giunto alla sesta edizione e promosso dalle associazioni storiche femminili CIF e UDI di Bologna con il patrocinio della Presidenza del Consiglio del Comune di Bologna.
L’edizione 2022 del Premio Tina Anselmi intende valorizzare l’importante apporto che le lavoratrici hanno dato nei vari luoghi di lavoro dell’area metropolitana durante la pandemia. Impegnate in settori essenziali, come il socio-sanitario, la catena della distribuzione alimentare, i servizi e l’istruzione, le donne hanno continuato a lavorare garantendo con il loro impegno il funzionamento del sistema, esponendosi in prima persona al rischio di contagio. Gli effetti della pandemia hanno inoltre particolarmente penalizzato le donne, sottoponendole a turni di lavoro faticosi, aggravando la diseguale ripartizione dei compiti di cura in ambito familiare e accentuandone la precarietà lavorativa.
Sono 14 i premi consegnati a donne per il loro contributo prezioso a campi lavorativi diversi e spesso caratterizzati da una scarsa partecipazione femminile.
Alla cerimonia sono intervenute Maria Caterina Manca (presidente del Consiglio comunale), Emily Marion Clancy (vicesindaca del Comune di Bologna) e le rappresentanti di Cif Bologna, Carla Baldini, e di Udi Bologna, Katia Graziosi.
Le donne premiate nei vari settori con il Premio Tina Anselmi 2022
2 premi speciali alla carriera: Giuliana Pritoni che ha dimostrato nel tempo tenacia, spirito di iniziativa, capacità imprenditoriali e gestionali, grazie alle quali ancora oggi le viene riconosciuto un ruolo significativo nell’azienda di famiglia. Maria Rosa Bedini, la quale inizia giovanissima ad insegnare in una scuola primaria dell’appennino bolognese, accompagnando tante generazioni di bambini nella sua lunga carriera di insegnante. Mantiene tuttora il proprio ruolo di educatrice volontaria sia nei confronti dei bambini in difficoltà che per gli adulti che amano l’arte e la storia di Bologna.
Per la categoria Sanità: Amanda Nanni, che svolge la mansione di infermiera professionale presso un ospedale dell’Appennino. Fin dall’inizio della pandemia di Covid-19 si è resa disponibile sul territorio per lunghi turni vaccinali, dimostrando professionalità e spiccate doti umane soprattutto nei confronti delle persone più fragili. Paola Paganelli, la quale si è distinta per la riorganizzazione delle terapie intensive, affiancando al proprio ruolo professionale di infermiera, quello di formatrice del personale neo-assunto. Con umanità e coraggio è stata accanto a pazienti, amici e colleghi ricoverati infondendo solidarietà e spirito di gruppo. Grazia Pecorelli, che dirige il pronto soccorso ed emergenza territoriale area spoke dell’USL di Bologna. Ha affrontato con competenza e disponibilità verso i cittadini la fase acuta della pandemia di Covid-19, accompagnandoli in momenti particolarmente difficili. La sua sensibilità l’ha portata a sviluppare progetti formativi per l’accoglienza delle donne vittime di violenza.
Per la categoria Area artistica: Gea Garatti Ansini, attualmente è la sola donna a svolgere il ruolo di “Maestro” di coro tra le fondazioni lirico sinfoniche italiane. La sua prestigiosa carriera l’ha portata nei più importanti teatri lirici con un vasto repertorio. Ha fondato un coro internazionale lirico sinfonico per valorizzare i talenti giovanili. Tiziana Sassoli, titolare e guida artistica di una importante galleria d’arte cittadina, con particolare riferimento alla antica pittura bolognese. Si è sempre adoperata per riportare in Italia opere di prestigiosi artisti, collaborando con musei, fondazioni anche in campo internazionale.
Per la categoria Artigianato: Silvia Montaguti, sfoglina e artigiana, porta avanti questa antica tradizione bolognese della pasta fresca. Il suo negozio, in uno dei quartieri più multietnici di Bologna, è un punto di incontro tra realtà sociali molto diverse, che trovano oltre a ottimi prodotti anche tanta cordialità.
Per la categoria Forze dell’ordine: Isabella Fusiello, attualmente Questore di Bologna dopo avere ricoperto incarichi di notevole responsabilità sul territorio nazionale. Prima donna a ricoprire questo incarico nel capoluogo emiliano, oltre a spiccate doti professionali, si distingue per la capacità di ascolto delle esigenze del personale, lo spirito di servizio nei confronti della cittadinanza sempre nel rispetto delle regole.
Per la categoria Edilizia e industria: Barbara Lontani, che nel suo ruolo di responsabile del settore tecnico di una cooperativa edile, coniuga i valori del movimento cooperativo con brillanti risultati professionali e spirito di servizio, in un contesto lavorativo tradizionalmente maschile come l’edilizia.
Giuseppina Mangone, Laura Borelli, Katia Battistini, lavoratrici che si sono distinte nel presidio permanente Saga Coffee sull’appennino in difesa del posto di lavoro, in una realtà territoriale particolarmente difficile per le donne.
Per la categoria Agricoltura: Sara Martinelli, responsabile di una cooperativa sociale che opera nell’ambito della disabilità e dell’agricoltura biologica. Si è impegnata per mantenere durante il periodo pandemico l’attività lavorativa e la regolare presenza degli ospiti con fragilità, conciliando il benessere della persona con quello della natura.