In applicazione dell’art 16 della Convenzione del Consiglio d’Europa, nota come la Convenzione di Istanbul, (in vigore dal 1° agosto 2014) la legge n. 69 del 19 luglio 2019 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere” conosciuta che come Codice Rosso, entrata in vigore il 9 agosto dello stesso anno, ha modificato l’art.165 c.p., e  introdotto nei casi di condanna per i delitti di cui agli articoli 572 (maltrattamenti contro familiari e conviventi), 609 bis (violenza sessuale), 609 ter (circostanze aggravanti), 609 quater (atti sessuali con minorenne), 609 quinquies (corruzione di minorenne), 609 octies (violenza sessuale di gruppo) e 612 bis (atti persecutori), nonché agli articoli 582 (lesioni personali) e 583 quinquies (deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso) nelle ipotesi aggravate ai sensi degli articoli 576, primo comma, numeri 2, 5 e 5.1 e 577, primo comma, numero 1, e secondo comma – ovvero per le fattispecie di reato più frequentemente coinvolte nel fenomeno della violenza maschile contro donne e minori – la sospensione condizionale della pena sia subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per i medesimi reati”.

La partecipazione ad un percorso trattamentale per reati connessi a comportamenti di violenza domestica o di genere, al fine dell’ottenimento di un beneficio della sospensione condizionale della pena è una novità assoluta in Italia, mentre esisteva ed esiste  la possibilità di prescrivere la partecipazione ad un percorso trattamentale, nei casi di maltrattamenti o violenze commesse nei confronti di minori ad opera del Tribunale per i Minorenni; e nei casi di affidamento in prova a servizio sociale, la possibilità per il Tribunale di Sorveglianza, di fare altrettanto, attraverso l’uso delle prescrizioni.

Nella nostra regione c’è una Rete dei Centri per uomini autori di violenza contro donne e/o minori, del privato sociale e pubblica.

Per le donne, che rappresentano – in linea generale – una quota decisamente minoritaria delle richieste di intervento complessivamente pervenute, in assenza di un centro specifico di accoglienza di tale richiesta,  UDI Bologna, a completamento della rete di accoglienza delle vittime di violenza e degli interventi di prevenzione, assistenza psicologica già in essere in Udi da diversi anni , con la presente siamo a comunicare l’apertura del servizio CLD-Con Le Donne di UDI Bologna.

Il servizio è mirato al recupero di donne condannate per i reati : 572 c.p., 609 bis c.p. 609 ter c.p., 609 quater c.p., 609 quinquies c.p., 609 octies c.p, 612 bis c.p. nonché agli artt.582 2 583 quinquies c.p. come previsto anche in applicazione dell’art. 165 codice penale.

Il servizio si propone di aiutare le donne a riconoscere le situazioni di maltrattamento psicologico/violento e a sostituirle con modalità alternative di gestione della rabbia /violenza.

Apprendere strumenti di comunicazione empatica che consentano loro di elaborare la responsabilità dei comportamenti violenti per poterli sostituire con modalità efficaci e rispettose di sé e di altri.

Elaborare i disturbi affettivi e /o manie e comportamenti violenti sistematici appresi per poterli sostituire con modalità diverse.

La decisione di avviare questo percorso inedito è scaturita da una riflessione politica e operativa per non lasciare sole donne che come gli uomini hanno necessità di essere aiutate e seguite in percorsi di recupero.

Fortunatamente statisticamente sono molto poche le donne autrici di violenza , ma l’assenza di servizi per il recupero delle stesse , sta creando una discriminazione importante per le donne che non possono neppure accedere alle facoltà previste dalla nuova normativa codice rosso , quali ad esempio la sospensione condizionale della pena.

Il Centroantiviolenza di UDI ritiene indispensabile a tal fine collaborare in rete con il privato sociale  e con il servizio pubblico   che già lavora  per il recupero degli uomini maltrattanti  con i quali già collaboriamo da anni.

Il modello di trattamento che seguirà il servizio per il recupero delle donne è “ATV – Alternative to Violence”, che nasce a Oslo nel 1987, primo in Europa a trattare gli autori di violenza nell’ambito di relazioni intime .

Le operatrice specializzate ed esperte, come  La Dottoressa Giancarla Tisselli esperta del modello che già opera anche per il recupero degli uomini autori di violenza di genere e la Dottoressa Rosanna Poluzzi , esperta di violenza domestica e nelle relazioni di intimità coordineranno l’attività di recupero con CLD Con Le Donne di Udi Bologna unitamente al Centro antiviolenza di Udi Bologna.

Il Servizio è già attivo!

Si ricevono prenotazioni il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 al numero 3292886466 o via email udicld@udibo.it

Share: